PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

In questa sezione del sito sono pubblicate le informazioni aggiornate ed organizzate sullo stato di attuazione delle misure del PNRR (Piano Nazionale Ripresa Resilienza).

Ultima modifica 12 febbraio 2024

PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il Next Generation EU (NGEU) è un pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito da sovvenzioni e prestiti, la cui componente centrale è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF), il nuovo strumento dell'Unione europea per la ripresa che integra il Quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, per una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati).
 
Al fine di accedere ai fondi del Dispositivo ciascuno Stato membro deve predisporre un Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR - Recovery and Resilience Plan), con cui definire un pacchetto coerente di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026.
 
Sono due gli obiettivi fondamentali del PNRR: riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica e contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana: divari territoriali; basso tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro; debole crescita della produttività; ritardi nell’adeguamento delle competenze tecniche, nell’istruzione, nella ricerca.
 
A questi si aggiunge un altro obiettivo chiave, come illustrato dal Ministro dell’Economia Daniele Franco nella sua presentazione al Consiglio dei Ministri del 24 aprile 2021: la transizione ecologica.
 
Il pilastro della transizione verde discende direttamente dallo European Green Deal e dal doppio obiettivo dell’Ue di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55 per cento rispetto allo scenario del 1990 entro il 2030. Il regolamento del NGEU prevede che un minimo del 37 per cento della spesa per investimenti e riforme programmata nei PNRR debba sostenere gli obiettivi climatici. Inoltre, tutti gli investimenti e le riforme previste da tali piani devono rispettare il principio del "non arrecare danni significativi" all’ambiente
 
Il PNRR è strutturato in quattro capitoli fondamentali:

  1. Obiettivi generali e struttura del Piano
  2. Riforme e investimenti
    • le riforme
    • le missioni
  3. Attuazione e monitoraggio
  4. Valutazione dell’impatto macroeconomico
Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo – digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale – e si articola in 16 Componenti, raggruppate in sei Missioni (aree tematiche principali su cui intervenire, individuate in piena coerenza con i 6 pilastri del Next Generation EU): Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo; Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica; Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile; Istruzione e Ricerca; Inclusione e Coesione; Salute. Le Componenti sono aree di intervento che affrontano sfide specifiche, composte a loro volta da Investimenti e Riforme.
 
Le Missioni e le Componenti
  • M1C1: Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA
  • M1C2: Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo
  • M1C3: Turismo e cultura 4.0
  • M2C1: Economia circolare e agricoltura sostenibile
  • M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
  • M2C3: Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
  • M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica
  • M3C1: Investimenti sulla rete ferroviaria
  • M3C2: Intermodalità e logistica integrata
  • M4C1: Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università
  • M4C2: Dalla ricerca all’impresa
  • M5C1: Politiche per il lavoro
  • M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore
  • M5C3: Interventi speciali per la coesione territoriale
  • M6C1: Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale
  • M6C2: Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale
Tutti gli interventi previsti saranno realizzati entro 5 anni.
 
Va ricordato che l’Italia è la prima beneficiaria in Europa dei due strumenti del NextGeneration UE.
 
Il PNRR italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF), a cui si aggiungono 30,6 miliardi di risorse nazionali, confluite in un apposito Fondo complementare al PNRR, per un totale di 222,1 miliardi di euro (a cui si aggiungono ulteriori 13 miliardi del programma React EU).
 
Il Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) è finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per complessivi 30,6 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026. Il decreto-legge n. 59 del 2021 ha assegnato le risorse ai Ministeri competenti ed ha individuato 30 progetti e interventi, 24 dei quali sono finanziati esclusivamente dal PNC, mentre 6 sono ricompresi anche nel PNRR e risultano pertanto cofinanziati con risorse aggiuntive. Per ciascun programma sono individuati l'amministrazione titolare, l'importo del finanziamento e, per i programmi cofinanziati, la componente del PNRR a cui afferiscono.
 
24 programmi del PNC sono i seguenti:
  1. Ecosistemi per l'innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati;
  2. Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016;
  3. Rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi - Bus;
  4. Rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi - Navi;
  5. Rafforzamento delle linee ferroviarie regionali;
  6. Rinnovo del materiale rotabile e infrastrutture per il trasporto ferroviario delle merci;
  7. Strade sicure – Messa in sicurezza e implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (A24-A25);
  8. Strade sicure – Implementazione di un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale;
  9. Sviluppo dell'accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici;
  10. Aumento selettivo della capacità portuale;
  11. Ultimo/Penultimo Miglio Ferroviario/Stradale;
  12. Efficientamento energetico;
  13. Elettrificazione delle banchine (Cold ironing);
  14. Strategia Nazionale Aree Interne - Miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade;
  15. Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica;
  16. Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali;
  17. Salute, ambiente, biodiversità e clima;
  18. Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile;
  19. Ecosistema innovativo della salute;
  20. Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale;
  21. Accordi per l'Innovazione;
  22. Costruzione e miglioramento padiglioni e spazi strutture penitenziarie per adulti e minori;
  23. Contratti di filiera e distrettuali per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo;
  24. Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale.
 
6 programmi già previsti dal PNRR e cofinanziati dal PNC sono:
  1. Servizi digitali e cittadinanza digitale;
  2. Servizi digitali e competenze digitali;
  3. Tecnologie satellitari ed economia spaziale;
  4. Transizione 4.0;
  5. Piani urbani integrati;
  6. Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici.

 
In attuazione del D.L. n. 59 del 2021 il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 15 luglio 2021 ha individuato per i 24 interventi e programmi del PNC gli obiettivi iniziali, intermedi e finali, determinati in relazione al cronoprogramma finanziario e coerenti con gli impegni assunti nel PNRR con la Commissione europea (si veda in particolare l'allegato 1). Tale disciplina costituisce, peraltro, attuazione del PNRR, il quale ha previsto l'istituzione, entro il 31 dicembre 2021, di un sistema semplificato di traguardi e obiettivi simile a quello dell'RRF per la pianificazione, l'esecuzione e il finanziamento di progetti nell'ambito del Piano per gli investimenti complementari (traguardo M1C1-55).
 
Gli obiettivi iniziali, intermedi e finali dei 6 programmi cofinanziati dal PNRR sono stati individuati con il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° agosto 2022 (si veda in particolare l'allegato 1), il quale ha altresì definito le modalità di monitoraggio.
 
L'articolo 14-bis del D.L. n. 77 del 2021, al fine di garantire l'attuazione coordinata e unitaria degli interventi per la ricostruzione e il rilancio dei territori interessati dagli eventi sismici del 2009 e del 2016, prevede, per gli investimenti previsti per tali territori dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, l'integrazione della cabina di coordinamento della ricostruzione.


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